domenica 27 marzo 2011

L'onda.

Non importa quanto una cosa ci faccia male, quanto ci distrugga, quanto ci devasti, a volte, anzi, quasi sempre, rinunciare a quella cosa fa ancora più male, distrugge ancora di più, devasta ancora di più.
Ed è inutile che si dica: "ma non è vero, ti liberi dal parassita, dalla tua dipendenza e stai meglio!", "se non uccide, fortifica!" perchè non è così.
Mi libero del parassita, ma i segni dei suoi morsi rimangono.
Mi disintossico dalla dipendenza, ma ogni qualvolta mi capita di sentirla, ci ricasco.
Mi uccide, ma non mi fortifica.
Perchè i muri costruiti su un terreno prima rigoglioso e poi reso sterile, inospitale, arido, non reggono a lungo.
Può sembrare di stare meglio, di riuscire ad isolare il cuore, di essere distaccati e freddi, e probabilmente all'inizio è anche così..
ma in realtà è una bugia.
una bugia bella e buona creata dagli uomini e dalle donne feriti e ferite che, per dare un senso logico e provvidenziale a questo mondo, alla loro vita, al loro dolore, hanno preferito, e continuano a preferire, mentire a se stessi.
Quelli si sgretoleranno.
Diventeranno sempre più sottili perchè il tempo almeno le cose materiali le logora.
Cominceranno a crearsi delle crepe, delle fratture in quelle mura che si credevano così solide..
Il dolore comincerà a riuscire fuori goccia dopo goccia, lacrima dopo lacrima,
e sembrerà di scoppiare, di non avere più il controllo del nostro corpo, della nostra vita, di soffocare perchè non si è più abituati ai morsi.
...


Troppe energie per riprendere in mano i mattoni e ricominciare.
Tanto l'onda arriva e basta, non serve perderci la testa.

domenica 26 dicembre 2010

Gli sguardi e quell'attimo prima di un bacio.





Incredibile come una semplice canzone possa descrivere il proprio stato d'animo se non alla perfezione ma quasi.
Quella sensazione di vuoto al solo pensiero di un bacio che non c'è. di un abbraccio che manca. di un brivido necessario.
quel bisogno di amore che pervade mente e il posto lasciato vuoto da un cuore che ha preferito andarsene piuttosto che restare e soffrire.
e come dargli torto?

sabato 25 dicembre 2010

Shooting Stars.

Chiunque legga questo stupido blog potrebbe (giustamente) pensare che razza di ragazzina di tredici anni lo scriva e perchè, invece di stare qui a perdere tempo il giorno di Natale a scrivere i suoi sciocchi e stupidi pensieri, non sia in salotto a giocare a tombola con tutta la famiglia o, ancora meglio, non sia fuori, a correre cercando di riprendersi ciò che è stato suo.
Beh, questa ragazzina non ha tredici anni, ha giocato a tombola ed è stata tra le braccia della sua famiglia per tutte le ultime quarantotto ore, e non può andare fuori correndo per riprendersi qualcosa.
uno, perchè il tempo non è dei migliori ma non è un motivo sufficiente per non cercare l'amore.
due, perchè l'amore è distante mille e più chilometri.
tre, perchè il cuore e la mente per una volta vanno d'accordo
non si può tornare indietro, troppo male, troppo sangue, troppe lacrime.
si vorrebbe tornare indietro, troppi baci, troppe emozioni, troppi brividi.

come non ammettere che ti penso?
che mi immagino conversazioni che non avverranno mai perchè tu non avrai mai il coraggio di dirmi che mi ami, che ti sono mancata, che ci ho messo troppo tempo per dirti cosa poi?
che ti amo?
che mi manchi?
che ti odio?
che ti vorrei qui?
che ti vorrei abbracciare baciare fino a non respirare come facevamo una volta?
che vorrei qualcuno a cui dedicare quelle canzoni?
che vorrei quel qualcuno fossi tu?
che sei la persona che mi ha cambiato letteralmente la vita?
che hai rapito il mio cuore, l'hai fatto tuo e con te è rimasto sempre?
che..
cavolo.
vedi che cosa mi fai?
nonostante ti odi per il male che mi ha fatto, per il bene che mi hai dato, per l'amore che mi hai fatto provare, per le parole non dette, per le promesse dette sottovoce e non mantenute, per quelle adempiute tra un bacio e un brivido, per quelle giornate intere passate in spiaggia più forti della tempesta, più dolci di un tramonto.

E' Natale e mi viene spontaneo pensare a te.
Buon Natale P.

Yours J.

martedì 23 novembre 2010

Piove, anzi, diluvia.
Diluvia e mi ritrovo sul letto, munita di sciarpa e maglione, a cercare di carpire qualcosa dalle impossibili definizioni di matematica onde evitare un votaccio all'interrogazione di domani.
Diluvia e la mia mente vaga, esplora luoghi lontani, cercando di evadere, di raggiungere un luogo calmo, dove la quiete regna sovrana, e dove ci sia tu, pensiero improvviso, costantemente cercato e desiderato.
con quel tuo sorriso che dava senso a tutto il resto.
con quel tuo sorriso che oggi mi ha colpito come un pugnale facendo scendere una lacrima dal cuore.
inutile e superfluo dirti che mi manchi.
forse solo per stasera, forse domani non ci sarai già più, ma oggi, in questo momento, i miei pensieri si rivolgono verso di te.
E chissà se, sentendoli, ti fanno male almeno quanto stanno facendo male a me.

domenica 14 novembre 2010

'Pensa se ti fidanzi con lui'
'Macche..non succederà mai'

Strano come una semplice frase detta così, per caso, posso portare la mente stanca e stremata a riflessioni, pensieri e ricordi lontani nel tempo.
Nessuno avrebbe immaginato quella cosa, neanche io, per quanto lo desiderassi, lo volessi con tutta me stessa..

Purtroppo accadono cose che non riusciamo a capire, ad accettare, a dimenticare.

I rapporti, di qualunque genere essi siano, si deteriorano. Perdono la loro unicità, la loro sincerità, la loro profondità. E non ci vogliamo credere. Meglio sperare e illudersi che tutto ritornerà come prima, presto o tardi, piuttosto che guardare in faccia la realtà e sentire che qualcosa è cambiato.
Che le persone, fino a poco tempo prima, uniche e punto di riferimento, sono come tutte le altre, se non peggiori, e confondono più di quanto già non faccia l'imminenza della scelta del futuro.
Che i rapporti tra di loro, tra di noi, non sono più gli stessi. Sono cambiati, dissolti, senza più un fondamento di amicizia vera.
Che, dopo delusioni, lacrime, notti insonni, colpi al cuore, si arriva a capire chi conta e chi no. Chi è vero e chi no. Chi ci vuole bene veramente e chi invece ci usa solo perchè fa comodo.
Si diventa egoisti, ma solo per proteggere un cuore già a pezzi da ulteriori colpi che non sarebbe in grado di sopportare, non di nuovo, non così.

martedì 26 ottobre 2010

venerdì 22 ottobre 2010

Prends tout.

Ho sentito la tua voce. Mi ha colpito al cuore come un pugnale. Perchè? Perchè anche se ti trovi a chilometri e chilometri di distanza, tu sei qui?
Ogni mattina, nel freddo di un paesino ancora addormentato, aspettando un autobus costantemente in ritardo, tu sei lì. Sempre presente nella mia mente a ricordarmi che sei esistito. Che ti ho amato. Che ti ho odiato. Che mi hai ferita. Delusa. Abbandonata. A ricordarmi che nonostante io ci provi, nonostante chiuda gli occhi e pensi ad altro, tu sei sempre pronto ad entrare nei miei pensieri, nei miei ricordi. Quasi come fossi un ladro. Prendi tutto quello che mi è rimasto di te. Di noi. Ti prendi quell'ultima sera, quegli ultimi baci, quegli ultimi brividi.

Prendi tutto ciò che trovi. Non lasciarmi niente di te. Non lasciarmi quei mesi. Non lasciarmi quelle parole. Non lasciarmi quei messaggi. Non lasciarmi quelle canzoni.

Non lasciarmi te.